La seduta defaticante post-partita (Ivan Carminati) - Fonte Il Nuovo calcio 8/11/1991

Reggio Calabria agosto 1987 ore 18, dopo un pareggio che comportava l'estromissione dalla Coppa Italia di serie C, i giocatori della Reggina allenati da Nevio Scala, tra lo stupore del pubblico, anziché dirigersi verso gli spogliatoi per la doccia iniziano a correre attorno al campo. Lo fanno per 8 minuti seguiti da 6 minuti di stretching: per capire il perché si deve fare un passo indietro e spostarci in Danimarca nel giugno del 1986, Scala a quel tempo, impegnato nel supercorso di Coverciano si trova in questa nazione con altri colleghi per un aggiornamento. Qui raccoglie la testimonianza di un docente svedese che ha visto delle squadre eseguire della corsa defaticante alla fine della partita basandosi su esperienze dell'atletica leggera. Nevio Scala una volta rientrato in Italia mi lancia l'idea (Ivan Carminati n.d.t.) ed io la trovo valida da un punto di vista fisiologico, c'è però la grande incognita: come la accetteranno i giocatori soprattutto da un punto di vista psicologico. Qui Nevio Scala ha dovuto dar fondo a tutta la sua abilità dialettica e di persuasione, ma dopo le prime volte sono stati i giocatori stessi a richiederla perché avevano la netta sensazione, sia la sera della domenica, sia i giorni successivi, di sentirsi meno stanchi e di avere meno problemi ad iniziare la nuova settimana lavorativa. E' così che la seduta defaticante post partita è diventata un appuntamento fisso per i giocatori che alleniamo, prima in serie B con la Reggina e il Parma poi e sempre con la squadra emiliana sui campi della seria e in Europa dove molti giornalisti hanno continuato a scambiarla per una serie di giri d'onore.



COME VA FATTA:
terminata la gara, se possibile, cambiate la maglietta sudata ho indossate la tuta, eseguite della corsa lenta con una frequenza cardiaca di 130 140 pulsazioni al minuto per 6 10 minuti in cui possono venire inseriti esercizi di scioltezza per arti superiori e tronco, dopo la corsa eseguite degli esercizi di stretching specifici per la muscolatura degli arti inferiori ponendo attenzione a non sovrastirare il muscolo e cercando di curare l'allungamento degli ischio crurali, muscoli della parte posteriore della coscia.
Questi, statisticamente, sono la sede del maggior numero degli infortuni del calciatore anche perché c'è un rapporto di forza con i muscoli interiori di 1/3 e con quelli adduttori specie nella loro parte prossimale. Nel corso della nostra esperienza (Scala - Carminati) abbiamo notato che l'allungamento della muscolatura degli arti inferiori, eseguito in posizione seduta, da i migliori risultati forse perché riesce a limitare l'intervento negativo delle catene muscolari del dorso. Sempre per migliorare il recupero post gara e prevenire infortuni consigliamo ai calciatori di eseguire alcuni esercizi a casa quali le posture del Meziers: dorso appoggiato a terra e gambe a 90 gradi appoggiate alla parete, la domenica sera e lunedì. Questo esercizio aiuta a riallineare tutte le catene muscolari dal dorso al bacino fino agli arti inferiori.
PERCHE' SI DEVE FARE:
esiste una base fisiologica, a tale pratica si è fatto un esperimento con due atleti i quali dovevano correre sul nastro trasportatore fino all'esaurimento, durante il recupero della prima prova i soggetti rimanevano a riposo mentre per il recupero della seconda prova eseguivano un esercizio leggero per 30". Dal grafico è facile notare che la velocità con la quale l'acido lattico, prodotto da lavoro muscolare, veniva rimosso dal sangue era maggiore se durante il periodo di riposo veniva effettuato un esercizio leggero. Si noterà pure che nelle stesse condizioni il debito risulterà inferiore, in base a questi dati si è potuto constatare come la rimozione dell' acido lattico avvenga in circa due ore se si riposa durante il recupero, in meno di un'ora con la tecnica del recupero con esercizio.
quale sorte subisce l'acido lattico?
ci sono varie possibilità:
a) conversione in glicogeno epatico
b) conversione in glucosio ematico
c) conversione in acido piruvico.
Sia i muscoli scheletrici che il cuore i reni il fegato possono utilizzare l'acido lattico come carburante; è probabilmente grazie questa sua proprietà che esso viene rapidamente eliminato durante il recupero con esercizio.



ALCUNI ASPETTI PSICOLOGICI
si deve spesso vincere la diffidenza dell' atleta verso le novità e fargli capire che in questo caso è lui a trarre dei vantaggi, anche per quanto riguarda la prevenzione degli infortuni.
ASPETTI DI ORDINE PUBBLICO
in alcuni stadi, per motivi di sicurezza o dopo partite giocate in trasferta e vissute intensamente dai tifosi locali, risulta difficile attuare la seduta defaticante, anche perché, non essendo una prassi consolidata, viene considerata motivo di scherno. Speriamo, tuttavia, che le tifoserie possano maturare al punto da non rendere impraticabile l' allenamento defaticante da parte della squadra avversaria anche se ha vinto per 1-0 in trasferta, con un rigore all'ultimo minuto. Ma questa è un'altra storia...


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